venerdì 11 settembre 2015

There's No Place Like Home

Inauguriamo la categoria film con questo grande classico che non ho voluto guardare fino a qualche settimana fa quando, finito di leggere il romanzo di L. Frank Baum "Il meraviglioso mago di Oz", mi sono finalmente decisa a dargli una chance.
Sto parlando de "Il Mago di Oz", film del 1939 diretto da Victor Fleming (regista anche di "Via col vento") che vede come protagonista principale Judy Garland nei panni di Dorothy.

Il motivo per cui mi sono rifiutata a lungo di guardare questo film è il fatto che mi spaventavano moltissimo i compagni di avventura di Dorothy, in particolare il Leone, nonché la cattivissima Strega dell'Ovest.

Finalmente, dopo averlo guardato e aver fatto un po' di ricerche, posso confermare che le mie paure erano giustificate.


Parliamo di un film di più di 70 anni fa, questo non va dimenticato; le luci, gli effetti, le scenografie e i costumi sono completamente diversi a quelli a cui siamo abituati oggi. 
Ciò non vuol dire che il budget della produzione fosse ridotto, anzi: tra comparse, costumi, trucco, scenografie varie e un casting per cani, i costi raggiunsero quasi 3 milioni di dollari che, per l'epoca, erano una somma non da poco. 

Questo post non vuole essere una recensione, né un riassunto del film; è più che altro una raccolta di trivia che ho trovato spulciando qua e là e che, nonostante gli spaventi, rendono questo film uno di quelli che mi sono piaciuti di più.
Spero quindi che alcune delle curiosità che ho raccolto vi incuriosiranno e vi faranno venire voglia di abbandonare, per un pomeriggio, tutti questi film supertecnologici con un sacco di azione, sparatorie ed effetti computerizzati, per godervi una classica fiaba in stile vecchia Hollywood.
  • Margaret Hamilton nei panni della cattiva strega dell'Ovest era così impressionante che la maggior parte delle sue scene furono modificate o addirittura tagliate.






  • Le famose scarpine rosse, appartenute alla perfida strega dell'Est, uccisa dalla casa di Dorothy, nel romanzo erano d'argento; fu un'idea di Louis B. Mayer, della MGM, cambiarne il colore.
  • Judy Garland dovette indossare un corsetto per essere più credibile nei panni di una bambina.
  • Molti degli attori che interpretavano le Scimmie Volanti rimasero feriti quando, durante la scena dell'inseguimento nella foresta, le corde di pianoforte utilizzate per tenerli sospesi in aria si ruppero . 


    • Ogni Mastichino (abitanti della terra di Oz, governato dalla perfida strega dell'Est fino alla sua morte) guadagnava 50$ a settimana, mentre il cagnolino Toto ne guadagnava 125 (l'equivalente odierno di circa 2000$).
    • Come molti film adattati da libri, il Mago di Oz non è completamente fedele alla trama originale; in questo caso la scelta fu dettata dalla volontà di smorzare i toni a volte violenti del romanzo, in particolare per quanto riguarda l'uccisione dei pericolosissimi Kalidah, (dei mostri ibridi tigre-orso), 40 lupi, un gatto selvatico e delle api.
    • Per far sì che i cavalli che appaiono nella città di Smeraldo risultassero verdi (tutto è verde, nella città di Smeraldo), vi si applicarono dei "cristalli" fatti con il Jell-O, una gelatina colorata di verde. Queste scene vennero girate in gran fretta perche' i cavalli cominciarono a leccare tutte le gelatine :)
    • Il costume del Leone Codardo, interpretato da Bert Lahr, pesava 40 kg.   
    • I costumi indossati dagli attori Ray Bolger (Spaventapasseri), Bert Lahr (Leone) e Jack Haley (Uomo di Latta) erano così impressionanti che gli attori erano costretti a mangiare nei loro camerini per evitare di spaventare gli altri commensali della mensa della MGM.           
    • Il cagnolino Toto, un Cairn Terrier, era in realtà una cagnolina di nome Terry; le fu dedicato un memorial all'Hollywood Forever Cemetery a Los Angeles. 
    • Il vestito di Dorothy sarà messo all'asta a New York da Bonhams, e il suo valore stimato arriva a circa 1 milione di dollari. 

    Come avrete potuto leggere, i miei timori erano fondati. I costumi sono spaventosi (il Leone, davvero, non riuscivo a guardarlo quando appariva sullo schermo), la strega è terribile, i Mastichini grotteschi (ma cosa sono? Bambini, nani?).
    Mastichini
     


    Ho trovato anche questa chicca:
    la bambola del Leone Codardo, limited edition. Bellissimo.



    Qui finiscono le curiosità. Spero di non avervi traumatizzato, ma soprattutto spero davvero che alcuni di voi guarderanno il film, che con i suoi personaggi, le musiche celebri e le coloratissime scenografie porta in un mondo magico, in un'altra epoca, quando non tutto era realizzato al computer.
    Cosa dire poi del messaggio finale di Dorothy? 

    "Ora so che, se dovrò di nuovo andare in cerca della felicità, non la cercherò più in là della mia stessa casa: perché, se non la trovo lì, vuoi dire che non potrò mai trovarla"

    Dopo aver incontrato personaggi discutibili, trovato nuovi amici, affrontato tanti pericoli, ucciso due streghe nonché averci guadagnato un paio di scarpe nuove, Dorothy impara che non è necessario scappare di casa per trovare un posto tutto suo dove poter essere felice, "Somewhere over the rainbow", dove non ci sono regole né costrizioni; la vera soddisfazione è poter essere felici dove si è già.  

    2 commenti:

    1. Quante notizie interessanti! Devo confessarti, cara Earl Grey, che il leone ha spaventato parecchio anche me, ma la storia di Dorothy e del suo fedele cagnolino mi ha sempre affascinato e fatto sognare di raggiungere un modo fantastico. Ti ringrazio per avermi fatto tornare indietro nel tempo, quando la mia amata sorella mi leggeva le favole, o le inventava di sana pianta per farmi addormentare. Un abbraccio, al prossimo post!

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    2. "E' stato un piacere, tesoro. É stato un piacioro!"

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